Imparare ad imparare
Dagli esiti degli alunni al Piano di Miglioramento
La Scuola ha la necessità non tanto di trasmettere nozioni, informazioni, conoscenze quanto di strutturare competenze in grado di mettere gli alunni nelle condizioni di saper agire per individuare, acquisire, conservare quello di cui hanno bisogno. Le nozioni, le informazioni e anche le regole, oggi, hanno un valore limitato e temporalmente circoscritto; serve quindi una competenza che consenta di muoversi rapidamente alla ricerca di queste al momento
del bisogno, determinando l’abilità di saper imparare quel che serve, nel momento in cui serve, nell’arco di tutta la vita. Quindi dinamismo, creatività, flessibilità sono qualità significative ed importanti da formare e monitorare più delle conoscenze. La nostra società ha assunto delle caratteristiche di una società con una economia veloce con rapidità di cambiamento e imprevedibilità di direzione. Le conoscenze statiche, non applicate alla soluzione di problemi, non hanno pertanto più alcun valore. Questo comporta una ridefinizione sia dei contenuti (che cosa siamo chiamati ad imparare – abilità da aggiornare, ristrutturare, ridefinire), che delle modalità di apprendimento (come) che sia attivo e intenzionale con una interazione continua tra il noto ed il nuovo. Modalità collaborative, fondate sul dialogo, la negoziazione continua dei significati; contestualizzazione (confronto con il mondo reale); riflessive, cioè basate sulla continua valutazione critica sia dei prodotti che dei processi. Questo è il percorso da attivare per consentire agli alunni di scoprire e sapere come si apprende. Con l’alunno inoltre va condiviso il processo di apprendimento e il percorso di miglioramento delle condizioni di partenza. All’insegnante si richiede quindi, oggi, di abbandonare il ruolo di trasmettitore unilaterale di conoscenze per occupare la posizione complessa di chi tiene costantemente presente chi impara: la sua autonomia, la gamma delle sue differenze individuali. Questo non è solo un vincolo, ma anche una grande risorsa. E’ bene comunque sempre ricordare che la motivazione e l’interesse rappresentano due capisaldi indispensabili, insieme a una relazione forte, solida, sicura, per l’apprendimento. Sono elemento regolatore, indice e indicatore. All’inizio del primo anno della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado si provvede alla rilevazione degli aspetti che ciascun alunno attende dalla Scuola in modo da
partire soppesando bene i Sogni e i Bisogni di ciascuno.
Dopo aver rendicontato le azioni svolte dall'Istituto scolastico nel triennio 2019-2022, aver effettuato attenta autovalutazione degli esiti e dei processi, la D.S., le F.S. al PTOF e le collaboratrici della DS (NIV) si sono riunite per definire le priorità e i traguardi riferiti alla realtà dell’I.C. di Monte San Savino per il triennio 2022/2025.
Aree di interesse sono risultate le seguenti:
RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
MONTE
Ultima revisione il 17-09-2024